ZetaTalk: Copione già scritto
Con gli scenari già delineati, ecco le fasi del movimento della crosta
terrestre nell’ora dello slittamento polare:

 - Quando il polo sud,
     attratto dal polo nord del dodicesimo pianeta, si muove verso nord, la
     crosta terrestre viene strappata via dal nucleo allentando così tutti i
     punti preesistenti di tensione. Europa ed Africa si spostano ulteriormente
     ad est,  mentre l'Atlantico si
     allarga, durante lo slittamento verso nord. 
 
 - L'effetto immediato del
     movimento della placca eurasiatica e mediorientale viene sentito
     maggiormente nel subcontinente indiano, in quanto l'Himalaya viene
     sospinto violentemente sopra l'India, provocando la rapida sommersione di
     questo continente. 
 
 - L'effetto dello
     scivolamento della placca Indo-Australiana sotto l'Himalaya è
     l’allentamento della tensione esistente lungo la dorsale africana, che si
     separa prontamente, alternando scosse di assestamento a periodi di pausa.
     E’ l’energia generata dal movimento verso est del continente africano a
     generare questa rottura. 
 
 - Durante l’allargamento
     dell'Atlantico e lo scivolamento verso 
     nord del continente nordamericano, la spaccatura già esistente
     nella S.Lawrence Seaway si amplia ulteriormente, essendo questo il punto
     più debole in questa massa continentale trattenuta in più punti dal lato
     opposto dell'Atlantico. Il Canada si muove verso nord, mentre il resto
     delle Americhe aderisce alla dorsale atlantica mentre questa si separa. 
 
 - Il movimento della placca
     eurasiatica verso est provoca inoltre una frattura di questa stessa placca
     lungo l'Himalaya, come abbiamo già dichiarato, generando una baia interna
     nelle terre russe appena a nord dell'attuale Himalaya. Questo processo di
     fratture e compressioni avviene durante l'ora dello slittamento, assieme
     alla separazione della dorsale africana. 
 
 - Quando l'oceano al largo
     della punta del Brasile raggiunge la posizione dell’attuale polo nord, lo
     slittamento della crosta si arresta, generando ancora un altro dramma. Le
     principali placche dell’emisfero nord si arrestano e le placca che le
     seguono si arrestano con loro. Nel caso dell'America, questo provoca la frantumazione
     dell’America centrale e dei Caraibi. 
 
 - Nel caso dell'Africa, già
     in fase di scivolamento verso est, l’effetto è un ulteriore movimento
     verso est, poiché è gia iniziata la subduzione della placca
     Indo-Australiana, ed è evidente quale sia il punto più debole e che questo
     movimento si sta già verificando. 
 
 - La collisione in quello che
     era prima l'emisfero nordico e la compressione del Pacifico generano una
     resistenza durante la fase di subduzione delle placche sotto le Americhe,
     che provocano l’esplosione del Giappone e lo sbriciolamento
     dell'Indonesia. 
 
 - Questo libera dalla
     tensione le placche a sud della punta dell'America del sud e dell'Africa.
     Mentre il Pacifico si assesta lentamente, la pressione esercitata
     sull’Antartide, l'unica zona del globo a non subire la pressione di altre
     placche, provoca l’emersione di una nuova terra tra la punta dell’America
     del sud e l'Africa. 
 
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